Alcune sviste possono mettere a repentaglio l’affidabilità o il piacere di suonare il vostro strumento: non tutti hanno la manualità necessaria per fare un ottimo setup alla chitarra o al basso, ma certi errori andrebbero comunque evitati.
Condividi questo articolo con chi, secondo te, è un po’ troppo sbadato in queste operazioni.

Fare troppi o pochi giri attorno all’albero delle meccaniche

Fate troppi giri attorno all’albero, e avrete una molla che rema contro la stabilità dell’accordatura; fatene troppo pochi e la corda continuerà a slittare. La verità è che non c’è neanche un numero magico da adottare: un Sol da basso ad esempio può benissimo stare a tre-quattro giri, ma per un Si basso le cose sono molto diverse e dipende dall’avvolgimento, dalla presenza di seta e altre cose: spesso un paio di giri sono l’ideale in questo caso. Per le corde da chitarra tre giri sono un buon punto di partenza, ma se le meccaniche sono autobloccanti (tipo Sperzel o similari) bisognerebbe non superare mai i tre quarti di giro.

Introdurre torsioni lungo l’asse della corda

Questa è dura da spiegare a parole, ma è fin troppo frequente: bloccando la pallina al ponte e infilando la corda nella meccanica, la corda è facilmente priva di torsioni sul suo asse, ma se proviamo ad arrotolarla sull’albero della meccanica per far presto, inevitabilmente, a ogni giro, verrà introdotta una torsione: avete presente un fusillo? Quel tipo di torsione. È per questo motivo che a volte quando togliete le corde le vedete piegarsi in una serie di S.
Consiglio: avvolgete le corde agendo solo sulla meccanica, senza “aggomitolare”.

setup chitarra basso biarnel

 

 

 

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Voler tenere il manico eccessivamente dritto

Fate pace con un semplice concetto: un manico leggermente curvo non è un difetto. La curvatura che il manico assume sotto l’azione combinata della trazione delle corde e del truss rod si chiama relief, ed è un parametro fondamentale per il corretto setup dello strumento. Anche qui non c’è un valore preciso da rispettare: è tutto in funzione del tocco del musicista e della sezione della corda.

Avvolgere in maniera disordinata le corde attorno all’albero della meccanica

Non è importante solo il numero di giri, anche la loro deposizione è importante. Per fortuna qui abbiamo una regola facile: gli avvolgimenti devono andare dall’alto verso il basso, e non devono mai essere sovrapposti o incrociati. Il prezzo da pagare altrimenti è un sustain compromesso e un’accordatura decisamente instabile.

Usare mute con sezioni troppo grandi o troppo piccole rispetto a quanto il vostro strumento riesca a sopportare

A volte bisogna arrendersi e fare un passo conciliante verso i limiti di uno strumento industriale o con un manico problematico: se la trazione eccessiva di una muta di corde troppo dure non riesce a essere contrastata dal truss rod, è inutile tirare quest’ultimo fino allo spasimo. Al contrario, se una muta troppo leggera non riesce a imporre un minimo relief ad un manico molto rigido, il risultato sarà un continuo sbattimento di corde nelle prime posizioni, anche a truss rod allentato.

Giocare a “chi si spezza per primo” con il truss rod

Il truss rod è, per farla fin troppo semplice, una barra di metallo con una filettatura e un dado. Stringendo il dado la barra si piega nella direzione opposta alla trazione delle corde, contrastandola. Questa regolazione però non deve comportare strani sforzi, urla o leve eccessive: se c’è un problema, continuare a forzare potrà solo peggiorarlo. In casi simili meglio chiedere l’aiuto di un professionista.

Utilizzare utensili inadeguati

Non c’è niente di peggio di avere a che fare con uno strumento con le teste esagonali incassate completamente stondate o con le teste delle viti prive di qualsiasi appiglio. Speciamente su ponte e truss rod, l’intervento di riparazione potrebbe diventare piuttosto costoso. E’ semplice: avete bisogno solo di un set di chiavi esagonali metriche (se il vostro strumento è europeo o giapponese) o in pollici (se il vostro strumento è americano, inglese o fa finta di esserlo), meglio se di qualità e con una testa sferica, di un cacciavite a taglio, piccolo, e di uno a croce, medio. Con poca spesa e un minimo di manualità salverete la vita al vostro hardware.

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